XXVII pcrg, pubblicato l'anno innanzi (1). Noi saremmo stolidi se pretendessimo che costoro tacessero; ma di certo, qualunque iniziativa, di popolo o di governo in Germania ed in Austria, che fosse diretta a surrogare al Judrio ed all’Aussa, come confine rispetto al Regno d'Italia, il Tagliamento, il Piave, o l'Adige, avrebbe carattere di perfidia, e meriterebbe ogni più duro biasimo. Noi siamo, nei desideri nostri, dalla parte della ragione ; e i tedeschi o gli austriaci sarebbero nei loro dalla parte del torto ; una differenza grossa di certo, ma che non ne costituirebbe nessuna tra i due governi, se l’uno o l’altro di essi cospirasse o lasciasse cospirare a danno della pace vicendevole, contro i patti nazionali, che gli Stringono per mutuo loro consenso. E v’e un altro fatto anche, e questo tu, sincerissimo Paulo, l'hai detto assai chiaramente, e lo dice pure e v’ iasiste a ragione molto la lettera, davvero notevole, pubblicata in calce al tuo scritto. È il vero dò che codesto accortissimo ungherese ti scrive, e si può senza inesattezza riassumere il suo pensiero in un solo periodo: Se noi dovessimo acquistare la frontiera nostra naturale verso le Alpi centi) Deutsche Erulanen in fulien. nelle Mittheilungen von Dr A. Petermann VoL il, 1876, p. 350-355.