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   e 1' Istria, con miscuglio di Slavi 190,000), Greci (2,5oo), Ebrei (3,200),
   Albanesi (3oo), Zingari 100 . chilometri quadrati 7,962 .....404,000
   Non vi sono Tedeschi indigeni al di là dell' I-sonzo. Non ve n' hanno che come ospiti per ragioni di ccmmcrcio e di pubblici impieghi, e in ogni caso sono al più 3,ooo. Agli anzidetti debbonsi poi aggiungere gl’ Italiani sparsi in Dalmazia in numero di circa 3o,ooo.
    Il Coiz, nel suo bilancio etnografico dei riveraschi, aggiunge altre nazionalità, per esempio la famiglia Jugo-Slava per quasi 240,000 anime; ma questa non entra nel computo, come estranea alla costa cui rivolgiamo la nostra attenzione.
   Sulla costante importanza commerciale di codesti lidi adriatici, la storia conduce ad una irrecusabile osservazione di fatto, ed è che ad essi non potrà mancare, come non è mancata mai, una città a dirittura regina del commercio.
   Ebbero infatti da prima la Pelasgica Spina, cui successe I’ Etrusca Adria.
   Indi per breve tempo la supremazia mutò riva e passò alle Illiriche, colla fortuna di Scodra e Salona. Se non che la rivincita italica fu pronta e trionfale in Aquiicia, grandioso scalo del commercio centrale europeo.
   Caduta questa, ecco succedervi l’Istriana Pola, italica del pari, non sopraffatta, ma lealmente, e, può anzi dirsi, appassionatamente affratellata a Ve-