— 128 — vantc della vetta, vi cammina sopra per poco, indi tocca lo Starmaz e di nuovo il pendio montano. Segue dopo per poche centinaia di metri il corso dell’ Uccea, indi sale alquanto a ritroso il Voipotoch, dopo il quale prosegue su naturali basi pel M. Guarda, al Babà, allo Slebe, al Canin, e valicatene le sommità, tocca il Prestrelenich, il Prevaia, il Cer-gnala. Su questa cima (Confiti Spit\ dei Tedeschi) si congiungono entrambi i contini del Goriziano e della Carinzia, e mentre lo spartiacque tra il Mare Nero e l’Adriatico è base al confine tra le due suddette provincie austriache, il confine tra Friuli e Carinzia scende dal M. Cergnala, varca il R. del Lago di Raibl e sale al M. Cregnedul, tenendo poi dietro allo spartiacque tra il Seisara, i torrenti Raccolana e Dogna, tutti affilienti del Fella, non che il Fella stesso. Tocca in tal guisa il M. Boinz, il Montasio, un po' ad est della vetta, il Kdpfach, presso Som-dogna. Per poco abbandona lo spartiacque, che poi riprende sul Mittagskofel ; varca quindi il M. Go-sadon, il M. Bieliga, e, passato il M. Illus. ne discende i pendii verso Pontebba. Transitato il Fella, prende le mosse all' insù del torrente, il cui ponte sene di netta separazione etnografica tra la tedesca Pontafel e l'italiana Pontebba, nè lo abbandona sino alla sua fonte presso Cason di Lanza a N E del M. Germula, dove attraversa il R. Cordin, e raggiunge per Val Berta e Meiedis di bel nuovo i naturali termini di spartiacque a N di Paularo presso l'Och-aenkofel. Quivi i limiti riescono segnati in modo