— 120 — quello delle proposte. Se non che 1’ autore, che va lodatissimo del primo, onde si erudisce ed assenna anche oggi il lettore, non va punto biasimato del secondo, che tale riesce oggi e non a’ giorni d’allora, nei quali, come s’ è detto, ogni discontinuità crestaie era un uscio. Nondimeno anche delle sue poposte un' idea va data. Loderebbe, dice, delle fortificazioni a Manzano, frontiera di Udine e Cividale, non che delle altre a Strasoldo, sito d’importanza e buono a riceverne d ogni specie. Avrebbe altresì voluto rassettare Udine, e si diffonde parecchio a ragionare del come si potrebbe salvare quella città dalla sete, quando il nemico divertisse le ragie condotte dal Torre, e appresso disserta minutamente intorno alle locali difficoltà di costruzione, derivanti dalla poca presa delle terre e la scarse; ¡a delle legna necessarie per le calcine e le pietre cotte. L’ autore ha pure fede nelle opere passeggiere o miste, e in ciò precede ¡1 suo tempo, e vuole che al primo sentore di guerra chi è al governo di Gvidalc s' impadronisca tosto d’ un sito dei Tedeschi posto tra i confini in capo del canale di Natisone e della valle di Caporeto, e vi fabbrichi su alla spiccia un forte con terra e legnami. Nella relazione manca il nome di questa terra, la quale ha forma d'isola triangolare e si eleva alquanto dal piano, ma il Combi riempie nelle note questo c