— 40 — % E testuale; ecco le parole di Petrus pcccator, che, fra i suoi peccati, non aveva però quello di adulterare i processi verbali. Postquam Iohannes devenit in ducatum, egli tulit nostras silvas, egli Sclaros super terras nostras posuit, abstulit nostros casinos, e via di seguito. Usurpò tutto, rubò tutto, non rema-netti nobis boves neque caballi\ in una parola cotesto dux Iohannes divisit populum inter filios et Jilias rei generimi smini. E il duca Giovanni stava li a sentire press’ a poco colla faccia che il pennello dell' Ussi prestò al duca d'Atene nel famoso quadro della cacciata. I messi di Carlo Magno non lo confortarono di un gesto. Chi lo avrebbe mai detto ? Essi erano gente coscienziosa e disposta a far giustizia sul serio. Nell’ anno 804, nel quale si diceva »tesser io barone Gesù Cristo, si lasciavano poi nelle peste i baroni a cotesto modo! Guardi un po’ il lettore quando si millanta che i diritti del popolo tono stati invenuti nel 1789 ! II duca Giovanni ebbe poi la parola e rispose smarrito: È vero, ho fatto tutto ciò, ma io istas sii ras et pasca le credevo in buona fede roba mia come accot datami dali' imperatore...... quei signori affermano invece»che è loro; se cosi dicono, sarà: si ros jurali hoc dicitis, ego robis non contra-die am, restituirò ogni cosa : reddam robis secun-dum legem parentum vestrorum ! • Ni>n bastava ? No — non bastò. Dovette resti-