nomi, che sono chiare dimostrazioni dell' ora detto, ne corrono pur troppo molti sulle labbra, per esempio: Adria, Ravenna, Brindisi, Otranto ; porti scomparsi i primi, infelicissimi i due secondi. Lo sviluppo litorano Adriatico è di 2595 chilometri, dei quali circa la metà appartiene al Regno d'Italia; l’altra per tre quarti all'Austria sul litorale Istriano, Liburnico, Dalmato. L'Albanese corre un 3oo chilometri e va al capo di Linguetta. La costa sinistra, od inferiore che voglia dirsi, trova la ragione della progressiva decadenza non solo nelle condizioni della fisica struttura, ma in quelle altresì della varia, accidentata ed irruente rete idrografica. La casa c tanto vera da potersi dire che i due fatti sono così strettamente correlativi da poterli chiamare caasa ed effetto, essendo per I’ appunto cotesta idrografìa di tutto il versante meridionale alpino, cui la costa è limite, che seguita a renderla ognora più ardua e prolungata. Infatti, dove si apre la grande pianura italiana, detta propriamente la valle del Po, tra l’arco alpino settentrionale che la scmiccrchia, fin quasi al mar ligure e alla opposta barriera appenninica che la chiude, scorrono a mettere foce nell'Adriatico le rapaci acque di tutto il versante meridionale delle Alpi, il Brenta, il Ha ve ed il ’ragliamento, mentre l'Isonzo ri convoglia le acque Gamiche, l’Adige le Tirolesi, ed il Po quante ne piovono dalle Retiche e dalle