— <<j8 — biano tentato di cavarne vantaggio, cioè di trarsi dietro legata la monarchia austro-ungarica sotto colore di averla compagna in una nuova triplice alleanza, troppo sarebbe triplice la cecità del nostro Governo a non accorgersi del giuoco; e troppo è imperiosa la forza delle cose, perchè non sia da confidare di veder vinti finalmente, assieme ai vostri, anche i nostri pregiudizi rispetto ad un’ alleanza dell' Italia colPAustria c di entrambe colle potenze occidentali. E poiché quest’ ultime sono evidentemente interessatissime di avere con sè l1 Italia cosi per l’importante sua posizione di fianco alla penisola dei Balcani come pure per le sue armi, che ormai contano anch’ esse e non poco, sarà loro la cura, se non lo è già, di accomodare per bene i patti fra Vienna e Roma. Abbiamo veduto risolversi in Italia ben altre questioni che quelle del Trentino e del-1’Istria ! Ma dunque, direte voi, è la guerra certa dei quattro contro i due che prevedete ? E vorreste proprio che subito si avesse a montare a cavallo e a correre in campo in tanta necessità che hanno tutti di starsene quieti in casa c forse anche a letto t Nemmeno in sogno, caro amico, mi cade ciò nella mente. Prima di tutto mi guardo bene dal dire che s" abbia a ritenere come certa si gran guerra. Per lo contrario, spero che l'Austria, l'Italia, l'Inghilterra e la Francia, quando si tengano fermamente unite a resistere, occorrendo anche colle armi, agl' intendimenti della Russia e della Germania, possano riuscire ad evitare all' umanità una tanta sventura. Mi lusingo perfino che di tal maniera si giungerebbe forse anche a rompere l'alleanza dei due imperi del settentrione e a trarre negli accordi dell' Europa la stessa Germania, la quale, vista I’ impossibilità di procedere coll' aiuto della Russia verso il Mediterraneo, potrebbe rimandare a tempi indefiniti l'eventuale adempimento di questo suo voto, e, fatta di necessità virtù, accontentarsi intanto di contribuire ella pure a portare l'Austria sui lidi del Mar Nero e del-