\ XX E si badi che secondo lo Czoemig stesso, il gover no austriaco aveva sin dal principio del 18 secolo fatti grandi sforzi, per ridare lena alla lingua tedesca. Abbiamo dunque nelle terre di Gorizia lo stesso fatto: l’Italianità vi e progressiva, e quantunque tutto le fosse contrario, il germanico e lo slavo hanno ceduto davanti ad essa. Deiristria non ho a mano documento nemico che attesti il medesimo. Ma costi nella patria dei Vergerii, del Santorio, del (Carpaccio, del Muzio, del Tartini, del Carli, con una storia compiutamente italiana, tutti sanno che il fatto si verifica ancora meglio. Il Combi, in quel suo saggio citato più su, scrive, ■ che malgrado le immigrazioni successive di genti slave nella provincia sua la popolazione italiana ebbe sempre la prevalenza e Tu sempre considerata la vera popolazione istriana, siccome quella a cui si riannodavano tutte le memorie del passato ed ogni forza ingomma di nazione in propria terra stanziata. Ad ogni mndo la lingua nostra non cedette, ma conservossi pettino nei villaggi maggiori dell'interno e fece sem-pte qualche buon progresso nella campagna slava, così su tutta la linea della costa, come pure nell’ interno, entro a' perimetri più o meno Larghi d’ogni qualunque centro di dviltà : progresso che mercè le