precisamente se avesse comune le allegre abitudini dell’ epularì forse allora il linguaggio di quel lembo d'Italia non latineggia\a tanto, ed il riscontro del nome è una mera combinazione); però, quand’ anche fosse, non avrebbe che una attrattiva di più per un poeta di polso, cui i chiaroscuri e le antitesi psicologiche e storiche sono tanto lavoro bell’ e fatto. Ci sembra per altro probabile che a noi il nome di co-testo eroe sul serio ci sia arrivato attraverso ad un epigramma romano, venutogli dalla famosa corpacciata fattasi innanzi ai conquistati deschi dopo la prima vittoria. Egli è certamente una barbara ma sovrana gloria dell’ Istria, e la fece rispettabile ai conquistatori che infatti la rispettarono. Dopo la guerra, l’Istria, come la Venezia, onorata della cittadinanza romana, veniva a costituire la decima regione d’ Italia, detta Venetiae et Istriae ed anche solo Venetiae, colla unica distinzione geografica di sitperior ed in~ ferior. Fin da quel tempo, nota il Combi, suonò il nome del fiume Arsa quale confine orientale d' Italia. L’Istria intanto, curioso riscontro, si popolò, come l'attuale Gorizia, di veterani i quali venivano a godersi i riposi, e militarmente crebbe ognora più d'importanza pel dominio transalpino di Roma. Cinque secoli circa dopo trasferita la sede imperiale a Costantinopoli, ripartito l’Impero in quattro prefetture, I' Istria segui le sorti della prefettura Italiana. e costituì, ancora colla Venezia, una delle nuove