— 25 — • essi eccedere comunque le loro forze, delle quali per eccesso di coscienza diffidano. Colla metà ed anche col terzo, per esempio, degli studi speciali e dell’ a-cume critico del Carli, del Rossetti, dello Stancovich e del Kandler, altri dettarono storie celebri. Eglino invece, sebbene nuli’ altro sognassero che di pagare un simile tributo alla patria, non lo fecero, o, per essere più precisi, lo fecero solo frammentariamente, lasciando però materiali molti e preziosi. Di materia istriana, infatti, abbiamo un tremila e tante opere. Cifra incredibile a dirsi. La Porla Orientale e la Bibliografia istriana del Combi, YIstria del Kandler, le due serie dell’ Archeografo Triestino del Rossetti, del Buttazzoni e dell' Hortis, e la lunga monografia del Luciani, pubblicata nel dizionario del Vai-lardi, possano dame adeguata idea. Senonchè codesti dottissimi Istriani furono così poco istrioni, che per aspettare dalla loro peritosa coscienza la certezza di essere finalmente degni di porsi a tanta opera, morirono venendo meno alla patria e alla verità per eccesso di devozione ad entrambe. Un importante sommario, che nominò modestamente Prodromo di storia Istriana, abbiamo dal Combi. Altre pregevoli notizie su quell’ estremo lembo d'Italia offrono altre elaborate scritture contemporance, come quelle del Bonfiglio, del Luciani, dell'Antonini e del Cavalli. Ed è principalmente da codesto prodromo e dai nobilissimi scritti dell’Antonini, del Bonfiglio, del