— ih — «» nezia. A Pola e a Parenzo la 7 è una 7 non un se, cd è possibile colà ottenere che sia battuta qualche doppia, cosa al tutto disperabile sulle lagune anche quando si tratti di evitare la confusione tra le cose più disparate, come sarebbero, per esempio, la centesima parte del secolo e la famosa trombetta del demonio dantesco. Quanto ad alcune varietà degli Slavi si potrebbe rimandare il lettore allo spigliato ed artistico volume dell' Yriarte, dove il segno ed il chiaroscuro sono degnamente e bellamente corsi in aiuto alla nobile penna dell' artista pensatore. Gli. Slavi del ('.arso di Duino e di Trieste mal si assomigliano a quelli del Carso di S. Pietro. Maggiore è la differenza fra questi e gli altri del Carso di Raspo, nonché fra questi ultimi e gli abitatori dell’estrema propagine dell’Alpe Giulia che va al Quamaro. Sloveno è il dialetto delle due prime tribù , ed invece per la maggior parte serbico quello della terza, con vestigui di lingua romanica, e misto di serbico e di sloveno quello dell' ultima. Nella evidenza descrittiva del vario e strano vestire delle tribù slave il Combi passa l'Yriarte. Scienziato, ma del luogo, egli stacca dal fondo vive vive le sue figure. Par di vederli quei Gtnolini di Duino e di Trieste che si distinguono al cappello dalla tesa non troppo larga, col cupolino cilindrico, non dissimile da quello dei Carniolini, alla giacchetta con falde di tela e di