7o V. Le Alpi orientali dal Picco dei Tre Signori al seno Liburnico segn ino i limiti dell’ Italia. Nondimeno per la loro conformazione e per essere la catena delle Giulie in più luoghi depressa, vo-glionsi considerare siccome la parte più debole del muro alpino. Ad afforzarlo, dice con molta verità il Combi, la natura ha provveduto col dare all’ Italia un antemurale nella penisola Istriana, poi col rinterrare i contrafforti che sorgono nelle valli superiori dell’ Isonzo, del Tagliamento e del Piave, dove i valichi dell’ alto Goriziano, della Camia e del Cadore, impediti da torrenti e chiusi da dirupi a borea, prospettano verso mezzodì le lagune dell'Adriatico e ad occidente non si discastano per lungo spazio dalle fortissime posizioni dell'Adige. La valle superiore di questo fiume, serrandosi strettamente sopra i fianchi delle Alpi Carniche, forma colle sue con-trovallazioni quella specie di laberinto prealpino che costituisce il fortissimo propugnacolo dell’ Italia settentrionale. L’Antonini, dal cui volume non possono facilmente staccarsi gli occhi di chi abbia a meditare intorno a queste materie, dopo esposte le molteplici ragioni oroidrografiche ed etnografiche in prò della sua tesi nazionale, fa appello altresì alle dimatolo gichc, nè può certamente dirsi che sia il solo.