— 23 — caratteristiche di loro nazione sono comuni a tutta la regione. Se ne citano infinite, tra le quali ne riporto alcune: ambula cu domno {ambula cum domino), ambula cu draco (ambula cum dracone), bou (bos), basilica (basilica), cargna (carne), cassa (casa , cass (caseus),compana (campana), copra (capra), domicilio (domicilium), filie ma (mie figlie), forzin (forceps), fizori ma (miei figlioli), fratogli ma (fratelli miei), matre (mater), muliera (moglie), patre padrei, so-rore (soror), puine (pane), vino (vino;, ura ova (una ovis). Il volgare latino si mantenne a lungo in Istria : pieno di vocaboli veramente latini è quivi l'uso popolare quotidiano. Serir [seminare, piantare1, ocar (mareggiare), sermentar (fascinare), pastinar (rivoltar la terra), comodo da quomodo in qual maniera, oli da olet (odora), ignora (non so, desime questo peso (levatemi questo peso) dal verbo desi-dere, ancuoi (oggi) da hac hodie, santelea (rende beato) da sane tessere, e moltissimi altri nella sola Capodistria, dove altresì parecchi nomi di contrade campestri suonano ancora alla latina, come Semi-delia (semitela), Ariolo e Perariolo da area, ariola\, Prade da Prata , Tribriano o Tribano, Pompejano, Pompiano, evidentemente da romane famiglie, e Paderno c Ancarano e Antignano, titoli frequenti di romane campagne. È pertanto ragionevole il conchiudere, col Coiz, col Luciani e col Combi, che interamente italiana fu