— n8 — anco penetrare nel Friuli per le sopraddette strade, massimamente non essendovi al presente nè passo nè fortezza, nè gente che lor possa impedire il passaggio o far loro contrasto d’importanza. Et se non fosse la guardia di 5o cavalli che Sua Maestà tiene in Ledenizza, terra posta verso la marina, et di 40 nel castello di Grobnich, i popoli di que’ paesi sentirebbono ogni giorno le ruberie et crudeltà loro.» Scende poi a descrivere come da Lubiana, metropoli del Cragno, s' arrivi a Gorizia dalla parte di levante per lo bosco di santa Geltrude. Tratta qui di Longatico, che è un passo per davvero, anzi l’adito diretto dalla Sava all’ Adriatico. Ricorda come ne venissero prima Massimi no, poscia Teodorico, Alboino ed Ottone. E va innanzi ragionando di molte altre, grandi e piccole, di queste che egli chiama porte lasciate aperte da Dio per castigare questa Patria ed altre provincie d'Italia. Sarebbe lungo, ed utile a solo fine d’erudizione, il novero di tanti varchi, dei quali I’ importanza è poca o nessuna oggi, mentre poteva essere grande allora per molte ragioni, delle quali basti notarne due. L' esiguità, per esempio, veramente ridevole delle guarnigioni. L’ autore vi parla in un posto di una ventina, in un altro di una ottantina di soldati. Ogni piccola invasione pertanto, fosse pure sprovveduta d'ogni specie di materiale, riusciva già un gran che. L' altra che agli eserciti d'una volta, ben più che a quelli d’ ora, ogni minima insellatura