— 36 — II. I patti chiari fanno, come suona il proverbio, 1’ amicizia lunga. Lo stesso può dirsi dei confini, che quando sieno ragionevolmente e nettamente tracciati, sono altrettanti patti chiari scritti con quei grandi caratteri che il poeta canta e dei quali solunto la natura dispone. Essi fanno lunga l'amicizia fra gli Suti, sia togliendo 1’ occasione a dispute quotidiane, come allonunando quelle che nel linguaggio criminale si chiamerebbero spinte al delinquere', frase che in politica non si osa pronunziare, ma della cui applicabilità morale, e con ragioni cento volte più forti che nei casi individuali, nessuno, pur tròppo, saprebbe oramai dubitare. Nulla può sostituirsi ad un confine che la natura abbia per lo meno concorso a tracciare. Lo Stato al quale venga tolto il proprio, vale a dire quello la cui naturale linea difensiva si trovi oltrepassau di già dal vicino (e tanto più se questo lo soverchi di forze;, non possiede la sua autonomia che sulla carta, e proverebbe dei grandi disinganni e dei disastri non minori in .quel giorno diffìcile, nel quale si credesse sul serio il padrone della propria dignità e dei propri destini. Taluni osservarono che ciò significa negare addirittura cgni effetto utile alla scienza delle fortificazioni e fare troppo buon mercato di quelle linee