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XI
non parlano un dialetto a dirittura italico, ma sib-benc romancio, non sono di certo meno italiani per questo: ed il volerne concludere altro, o almanaccarvi su, è cosa semplicemente risibile. Io conto i Friulani per Italiani ; sicché non mi son preso punto la pena di ricercare se il desiderio e la speranza dello Czoemig di poter separare quelli da questi, non l’abbiano sedotto a contare più degli uni e meno degli altri, che non avrebbe dovuto. Se non che anche cosi non raggiungerebbero la metà degli Sloveni.
   Quanto all’ Istria, è tutt' altro. Io non ho un inimico a citare ; invece un amico; ed é il Combi (i). Egli dice, in un suo bellissimo scritto del 185<j, che in quella vivono 160,000 Italiani, 112,000 Slavi e 3ooo Rumeni. Io desidererei dati più recenti. Ad ogni modo, secondo questi, a prendere le due provincie insieme, gli Slavi quasi si bilancierebbero cogl' Italiani.
   Nè la storia, a guardarvi bene, migliora l’argomentazione per tutta almeno quella contrada insieme. Si riduce a questo : ogni volta che nella penisola italica l'è costituito un potente centro di forza 1’ ef-
   (1) Cenni Etnografici tuli' luna nella Porta Orientale, «renru per P anno 1859. III. (Tricwe, tip. di Colombo Coen) p. 101.