-64- Errano nondimeno coloro che danno all’ Alpi Giulie solo dai 2000 ai 2D00 piedi di altezza, poiché da Tarvis sino ad Idria esse fanno una diga continua dai 5 ai 7000 piedi di altezza, e più sotto, quando sono quasi a dire murate negli altipiani, si elevano ancora dai 2000 ai 3ooo piedi, e sul largo bastione torreggiano quà e là delle alte piramidi come il Nanos (p. 4098) ed il Nevoso (p. 5328) che è la vetta più orientale. L’ altipiano è aspro, cavernoso, disertato dai venti nordici o grecali, che gli Istriani, sincopando il borea dei latini, chiamano bora. « La superiore è continua, alta, veramente alpina, l’inferiore rotta e depressa. Gira quella nel primo suo tratto per guisa da accogliere in grembo le due orride vallate di Trenta sul versante nostro, e di Wohein su quello della Camiola. Le più alte vette dell’Alpe Giulia si spiegano lungo questa linea sinuosa: il Mangert (2675 m.), il Tricorno (3046 m.), il Vagatin (2000 m.), il Montenero, quasi a giusta distanza tra loro, e segnanti i termini delle due curve, per cui si svolge la imponente giogaia. Dal Montenero ad Idria scende essa quasi diritti al sud, dirompendosi ai fianchi nelle valli silvestri della Bazza e del Zayer a levante, e in quelle della Bazza e dell' Idria a ponente. Questa Giulia superiore ha il solo passo naturale del Predii '1168 m.), quasi al suo cominciare tra la vallicella dello Schlizza, che scorre per Tarvis nel Gailitz, ossia nel bacino della Drava, e quella della Coritenza, influente del-