— yS — la propria salvezza che all'avere un ostacolo sulla propria reale frontiera. Senza Aquileia i fasti di Attila anticipavano di oltre un paio di secoli. Finito tragicamente Alessandro, Massimino rivestito del potere supremo aveva stravolta ogni cosa. Incorso nell’ odio di tutti per quel suo repentino passaggio da vilissima condizione al più alto stato di fortuna e peggio pei costumi in tutto atfacenti alla barbarica origine,attendeva principalissimamente, come narra Erodiano, ad assicurarsi lo stato colla paura, solo mezzo suggeritogli dalla ferocia incolta dell’animo e dalla memoria della precedente abbietti ignobilità, la quale egli, in ciò ingiusto anche seco medesimo, pareva non reputare nè cancellabile ne compensabile da opere egregie. E dì queste, per vigore smisurato della persona e, militarmente parlando, anche dell' animo, poteva certo vantarne alcune maravigliose. Nella guerra contro i Germani, per esempio, egli aveva inseguiti i fuggiaschi (in dentro a una palude, dove spingendo il cavallo fin sopra il petto si era avventurato primo e lungamente solo. Se costui, dice Erodiano, chc lo detesta c disprezza, non fosse stato una belva, avrebbe lasciato fama imperitura di se. Ma fu invece crudelissimo prima contro i grandi, e dò, a detta dello storico, gli nocquc poco, «per quella indifferenza, colla quale vede il volgo le disgrazie della gente ricca, anzi per quel riguardarle che fanno i molti di perverso e maligno carattere con occhio allegro e