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del Natisonc. Egli propone inoltre due foni sulla punta di quello che chiama porto di Marano, e quanto a Sacile, che pur dice nel pensiero di molti,
lo	lascia da canto.
   Questo conte di Maniago, che lo Czoemig vorrebbe d' origine tedesca, si chiarisce non poco Italiano, e la signoria di Venezia 1’ ebbe in conto di tale. Delle sue proposte fece per altro poco più che dedicare loro dell’attenzione e degli elogi Le finanze non fiorivano oramai più, e le stesse difficoltà interne erano già di molte, segnatamente in codesta Patria del Friuli, della quale lo stesso Valvasonc rammenta in fondo al suo lavoro con tristi parole la miseria grandissima.
   Delle discordie intestine egli tace, ma il Combi ne fa cenno nella sua importante prefazione. Fatto sta che le cose restarono lungamente sospese.
   Il documento non brilla per vedute, ma abbonda di dati ; non è d’ uomo gran che strategico o politico, ma e fatto per illuminare e indirizzare chi fosse uno e I' altro. Quanto a noi, posteri di secoli e già in possesso di un' arte smisuratamente cresciuta e totalmente trasformata, la nota 3cl Valvasonc rimane un lavoro d’importanza unicamente storica, mentre la idea emessa dal Della Rovere, che pur lo precedette, intorno a Sacile, può formare soggetto di studi seri c di polemiche vivissime tuttavia.
    I	criteri ristretti c tattici del Friulano sono in gran parte passati ; quelli strategici dell'Urbinate si tradussero invece nel primo grande progetto della