— 22 — V. L'opinione, o meglio ipotesi, che i primi abitatori dell’ Istria fossero di stirpe così detta pelasgica, fusi con una posteriore stirpe grecanica, è la più accettata ed accettabile, senzachè riesca però inconciliabile colle origini celtiche, cui tale immigrazione sarebbesi poi sovrapposta. Ma, lasciando il preistorico per lo storico, è certo che, occupata la provincia dalle armi romane, parecchie furono costì le colonie, e che fin da principio vi si trasferirono 14,000 Latini. Più tardi, 127 anni avanti Cristo, nuovi coloni si aggiunsero agli antichi, e sotto Augusto, finite le guerre civili, molti soldati che davano ombra, furono tramutati nella Venezia e nell’ Istria, la quale, stata partigiana della repubblica, ebbe a sopportare gli sdegni del vincitore. Pola venne distrutta, ma poi ampiamente rifatta e ripopolata, — Trieste accresciuta ed empita di marinai, — ricolonizzatc Parenzo, Cittanova, Pirano, e perfino le campagne. Anzi, fin da quel tempo, furono munite coteste frontiere di presidi militari. Fin da quel tempo si popolarono i monti, nonché le terre dell’Arsa, di quei Latini i quali resistettero si lungamente alla corruzione di genti straniere e ancora si ravvisano senza difficoltà. Certo, grande dev‘ essere stata l’influenza di cotesti Romanici sul resto della popolazione Istriana, se oggi stesso alcune voci molto