— 99 — sassi, e appresso, quando il nemico calava nella fossa per impostarvi le scale, olio, acqua e bitume bollenti. Venute meno le corde pegli archi, le signore diedero le treccie. Mano a mano che le cose andavano in lungo e i soldati di Massimino si scoraggiavano, i cittadini pigliavano ardire, e di soltanto coraggiosi e pertinaci si facevano pure canzonatori e beffardi. Gli ufficiali e i soldati di Massimino d’ogni razza e colore erano oggetto oramai delle loro beffe. Quando il barbaro imperatore, col suo figliuolo accanto, faceva il giro intorno alle mura, erano l’uno e l’altro caricati d’improperi e di villanie che li ren devano furiosi. A lui davano di barbaro, assassino e traditore ; al bellissimo figlio, di Battilo e simili. A Ile parole s'aggiungevano gli atti sconci e le »tlissi les , specie di proiettili con delle scrine sopra e dentro, tal quale i nostri confetti di carnevale. La polvere, checché ne imprechi l’Ariosto, ha certo il merito di avere rese le guerre alquanto parlamentari. Co’ fucili che azzeccano per bene a 800 metri non c’é più da scambiarsi convenevoli di questa specie. Se però la fonografia seguita il cammino, torneremo forse anche a questi. Siulta renascen-tur ecc. Massimino, crudele quanto orgoglioso, e "balordo quanto forte e prode, perdeva nell' accesso della rabbia ogni temperanza, si volgeva contro ai suoi, e faceva tratto tratto morire degli ufficiali, accusandoli di molle e timido procedere negli assalti.