— 85 — in esametri sonanti vengono descritte le Giulie. Il testo non è facilissimo a trovare, ma i versi in discorso sono leggibili nel lodato annuario statistico della provincia di Udine che li riporta. Ebbene, chi lo crederebbe? la maggior parte degli scrittori e dei cartografi tedeschi non si danno per intesi, nè di Cesare, nè di Tacito, nè della Peu-tingeriana, nè di Marcellino, nè di San Martino, e, sbattezzano per loro comodo le Giulie, chiamandole di loro capo Alpi calcari meridionali Südliche Kalk-Alpen , per cedere poi il nome di monti Giulii a non importa ora precisare quali accidenti balcanici. Ma c’ è senso, nè storico, nè scientifico, nè critico, nè tampoco comune in ciò? L' Alpe si chiamò Giulia, è vero, anzi tutto pei lavori dei quali attesta l'iscrizione riportata dal Marinelli medesimo; ma Giulia è qua» ancora più la regione. Infatti la terra dei Carni, chiamata poi Aqui-leiese, si trasformò in Foro-Julesc dal Forum Iulii, fondatovi. Non vi è niente di più naturale che per ragioni di nesso non che di analogia, anche senza la faccenda delle strade, si ingiuliasse, dirò così, la montagna perimetrale. Laonde, prima che all Alpe, i geografi tedeschi avrebbero dovuto mutar nome al Friuli. E non si può dire che ciò non tentassero in parte, ma con queUo che i francesi chiamerebbero successo d’ilarità, e in questo si scoraggiarono, e si buttarono rabbiosamente alla idrografia. » Dal San Gottardo sino alle Alpi Illiriche non