V 1 Ed ora, poiché il proemio del proemio è già lungo, guarda dove a me pare che il nodo della quistione stia. Forse non dove pare a’ più ; certo non dove è posta la maggiore fatica per risolverla. Che, davvero, io non credo che nessuno al quale f p rema la propria riputazione, qualunque sia la gente nella quale è nato, vorrà mai dire, che le terre a mezzogiorno delle Alpi marittime, cozie, grajc, pennine, lepontine, retiche, tirolesi, camiche e giulie, s.icno altro che italiche. Il Daniel, autore d' un trattato di geografia, molto riputato in Germania, e che nel 1873 ha avuto una quarta edizione, dice appunto, che queste Alpi sono i confini d'Italia ^1). E le Alpi carnichc fa principiare al campo di Tob-lach, dove a attaccano alle Trentine, e distendersi con cime alte meglio di 3ooo m. dal Piave all* I-sonzo (a). E le Giulie, tra l'Isonzo, la Drava, la Sava e il mare Adriatico, finiscono si, a sui detta, tra quel primo fiume e Laibach ; ma così pure si va col nostro confine naturale al di là del Goriziano * e sopra l’Istria ; e d'altra pane ciò non impedisce al Daniel di riconoscere che si connaturi con le Giulie a mezzogiorno e ad oriente un terreno a (1) Voi. ». p. i>& (1) VoL 3. p. i;»x