Non più dunque Parlamento per quella, nè al cun’alira complessiva rappresentanza popolare; il dic-centramento volevasi completo, ma amministrativo. Ogni Comune aveva il suo podestà eletto dal veneto Senato, per localmente governare e giudicare in qualità di vero rappresentante del potere. Il governo provinciale doveva invece accentrarsi in Venezia. Siccome poi le introdottesi tribù slave, chiamate gente nova, il rispetto dei confini della provincia e l’importanza dei boschi esigevano particolari terminazioni, così troviamo altresì dei provveditori o capitani a Raspo, a Pola e a Montona, posto questo ultimo a guardia del bosco di Montona, il quale chiamavasi di San Marco, come quello che pei legnami di costruzione tornava molto utile all' arsenale di Venezia. Il capitano di Raspo rappresentava, per cosi dire, l’antica autorità marche-sale, ed era quindi un posto di così grande considerazione che vi aspiravano i principali senatori. Nè ciò basta ancora a dare una precisa idea del veneto reggimento provinciale in Istria. In Capodistria si formò poscia (1384) un magistrato composto di due consiglieri e del rettore, il quale accoppiava in sè le maasioni di podestà e capitano e ne portava il duplice titolo. Il magistrato decideva in appellazione su tutte le cause civili e criminali, e su ogni altro oggetto di amministrazione e di governo della provincia, salvo pochissimi argomenti, anche giudiziari, riserbati al Consiglio dei Dieci. Nessun governo di nessun tempo fu più accentratore insieme