— 151 — Romano, come quelli del Regno Italiano, stimavano indeclinabile, cioè la stazione « precisamente a cavaliere dei due mari, a sarà esso un fatto o semplicemente un’ apparenza per ciò che si riferisca al fondo dell’ Adriatico, finché il saliente istriano domini la corda del fondo del golfo da Pola alle bocche del Po, e possa a grado proprio lanciare e distribuire le offese da Chioggia a Sinigallia ? Il triangolo d’azione austriaco è rettangolo. La difesa italiana ha una squallida e perigliosissima ipotcnusa da percorrere per guardarsi, mentre l’offesa poiana muove pei cateti ed anche per le linee interne, e, quando le piaccia od occorra ritrarsi, trova da Pirano a Zara tutto porto. Sarebbe inutile aggiungere ulteriori considerazioni a queste cosi evidenti, le quali non sono che naturalissimi corollari delle condizioni della frontiera a mare, dalla cui descrizione è per l’appunto cominciata la prima parte del presente studio. Rimane pertanto una incontestabile verità storica e strategica che la costa orientale Italiana non si difende seriamente che dai porti dell'Istria. Pisa e Genova mettevano capo sempre là quando volevano ferire Venezia, e questa, giova ripeterlo, lo intendeva tanto che andò e stette a Pola prima che a Mestre. Ciò è ricco di tale significazione e di tanto rilievo, da sembrare congegnato a bella posta in antitesi e per fine rettoria». È l’effeno e il difetto degli assiomi.