dati allo scopo di udire i lamenti degli Istriani contro il nuovo governo, e contro l’introduzione di qualche tribù Slava, avvenuta allora la prima volta per volere di esso duca Giovanni, il quale aveva posto opera a creare il feudalismo longobardico, e non senza allargarlo secondo il costume dei Franchi. Il Regno italiano aveva allora due leggi, la longobardica e la latina. L’Istria fu sempre sotto la latina insieme con Roma, Venezia, Ravenna, Napoli, la Pentapoli, la Toscana, 1’ Umbria, l’Abruzzo, la Calabria. L’ ano del placito è dei più interessanti. Si sarebbe tentati a dire che 1’ ottenere giustizia allora era molto più facile che oggi. Infatti 1’ esito fu che il politico conquistatore restituì all’ Istria la pristina sua costituzione, a nuli' altro ritenendola obbligata che al tributo della decima e trasformando il reggimento della cosa pubblica in ducato o marchesato elettivo colla sede a Pola. Quanto al duca Giovanni gli fu senza cerimonie levato il Ducato. Un prezioso e curioso documento ci narra il come. IX. Nel Codice Trevisani, conservato a Venezia nel-l'Archivio dei Frati, si può leggere il placito sulle querimonie dell' Istria, tenuto l’anno 804 dai messi di Carlo Magno.