¿8 . Di SCO r. di PA0lo V. poco di tempo potevanfi mutare gli animi, conchiudendo con quefìo vctfo, e ie indirizzava al Papa: fDiffer. habentparva, cotnmoda magna mora. Mà la Tua rimofiranza non fece impreiTione veruna nell’ animo del Papa già corrotto dalle adulazioni degli altri. Così fendo finito il Con-ciftoro, fi affiffe per Roma il Monitorio, la cui copia c in fine di quefta relazione. Sendo la nuova di tal publicazio-«e arrivata a’ Veneziafi tratrò nel Pregadi, fe fi richiamarebbero gli Ambafciatori, ch’erano à Roma. Gli uni furono di parere di sì, dicendo che laRepublica non ve ce ne poteva più tenere con onore , dop-po aver ricevuto un’ingiuria tanto grave, Gli altri differo, che il richiamarli era un rompere ogni co-mercio, e levar’ogni fperanzad’ag-giuftanpento. Il Senato pigliò una ilada di meso,chi fù di richiamare lo ftraordinario per dimoftrar riifen-ùmmìQ i c lafciàc ^’ordinario pe/*