i6o6. •> 4S Discor. di Paolo V. ri di trancia, e d’Inghilterra) fé gli altri,che vi s’impiegavano, trattavano con fincericà. Nello ileifo tempo l’Ambafciato-re di Venezia à Parigi priegò il Rè di voler’ impedire la levata degli Svizzeri, che il Papa voleva fare, e fecondare quella della Republica, mà S. M- ricusò , dicendo , che ciò farebbe una dichiarazione, che lo renderebbe fofpetto d’una parce, £ per confeguenza lo privarebbe del la'gloria d’eiTer’il mediatore d’uns grand’ affare. Che cosi fenza di chiararfi nè per l’uno, nè per l’altro, egli voleva rimaner neutrale. 11 chi farebbe più utile alle due parti, chi la dichiarazione, che farebbe à fi vore dell’una,òdeli’altra. Che del reilo, era coia inutile alla Republia j di fare tanta provifione di foldati, ; ballandole d’avere le fue piazzbe ei munite. Avendo gli S pagi moli fpiacere di non potere fiaccare la Republici da’ Francefi tentarono d’imbro-gliarla col Turco, per cofttis11^