5° Discor.dì Paolo V. itfo«?. Udienza , che per poco , che la Signoria voleffe cedere, farebbe agevole d’aggiufìar tutto, ed offri la lua mediazione appo il Papa. 11 Doge 'gli rifpofe che S. S. non Capeva ancora come fi governava il mondo: Che non vi e:a alcuna perfona di giudicio j che non iftimaffe ingiufto il fuo Monitorio : Che non aveva confideratoin qual pericolo metteva la Canta Sede,Ce laloroRepublica veniva à diCunirfi dal Papa,che però rimarebbero Cempre nell’ ubbidienza della ChieCa, e che in fine noti era adeffi, a’ quali biCognava parlar di pace, mà al Papa che la intorbidava. In quefto mentre fi trattò fe fi doveva rifpondere al Monitorio. Vi fu;on> Senatori, che propoferoil rimtd o dell’ appellazione, pra:ica-to in ogni tempo da’ Prencipi, e Republiche ; mi avendo gli altri rimoftrato, che come l'appellazione fi faceva per un’iogiutHzia, che aveva qualche colore di ragioni, non ei a d’uopo ft rvirCene per que-