nS Lettera, del Settato di Vene\ìx fcritta a Rettori,Coxjclì>e Communi ita delle Cittì,, e degli Altri luoghi dello Stato Veneziano. AVendo Dio ftabiliti li Prenci-pi per efler Vicari, e Tuoi luoghi tenenti in terra, ed in tal qualità governare gii uomini, e conferva-re la focietàcivile, ciafcunone’fuoi Stati particolari; cosi com’egli folo governa tutto TUniverfo per la fua tonta, e per la fua prudenza infinita. La República di Venezia , efatta fempre nel fodisfare al fuo dovere verio i Popoli , ha voluto per un affetto paterno , che ha per tutti gli abitanti delle Città dello Stato ìuo, che fono fuoi propri membft farliconfapevolidi tutte ¡eleggi,«’ ftatuti, ck'eifa hà filmato poter lo« ro eifere d’utilità ; non effendole meno à cuore l’interefle di quefìe Città, che quello della fìeifa Città di Venezia. Come vi è dunque un