146 Tiratt. dell' ínter dett. mam, quia tune timor jujfus excuftt a mortali. Et verb excomm. 5. m. 14; non tenentur jttbditi vbedire Pntlatis fracipientibns futiré mortem ,vcl verbera, vel aliquid facete, ad quod ifia fequuntur. Ed il Panormitano nota molti cali Copra il cap. dehis qua vi, ne’ quali il giufto timore CcuCa dall’ offervanza della legge umana. Tal’ opinione è tenuta da S.Tom. quajt.u- art. q. in addit.jf.i.q.i^.art.], Gabriel Biel. q.dijl.tè, art.3. ditb,4. Maior inq.diji.14. Almain tratt. l.c. 3. q. 4. Angelo exeom. 5.».iS.Summa Confeiforum tit. 33. q. 16$. Tabiena «xcom.%. q.io. Soto lib.i.de jujt. q.6. etrt.4. NàVitr.prelu.j.nu. iz. Az.or.1. i.f.n. Alcuni oppongono il cap. fu-cris de his qua vi, dove fi dice che nel participare collo Ccommunicato la forzafeufa dal peccato, il timore noniCcufa, epure il non participare collo Ccommunicato, quanto a’ particolari modi della participa-zione, è precetto umano. A'ciò riCpondeSoto, che all’ora non iCcu-fall timore,quando ne nàfcc fcan-