circa la Scomm. ity ilizia della Tua caufa, e de' fuoi ordini.. In fine devo dirvi,chefeil Senato hi commandato fotto pena della vita àtutti li Religioli di tenere le laro chiefe aperte, e di fare il fervizio Divino, comeprimajnonè flato pet timore, che abbia avuto,che quegli, che feguono la buona dotr ina,e che anno i dovuti fentitnéti, non ceffino di celebrare, e di fare le funzioni Colite del loro Miniftero ; mà affinché ne'Tu no fe ne efentatTe per una pav-ra vana in una Città , che è tempre fiata Catolica , e che fà profe(To ie d’elTeda oggidì più che mai. Oltre che potendo l’interrozione del fer--vizio divino;e degli eferciii ©'dinari di pietà cagionare molti mali, toccava al Prenctpe di provedervi quanto gli era po'fìbile. Potrei addurre varie ragioni, ed autorità in mio favore , ma le tralafcio per non attediare, maffime che fpero metter’ in breve in luce un lib o Latino dell’ autorità dell5 Pren:ipe fecolare, do-vetiatto ampiffunameute di quella