con Venezia. ¿ra una pura ceremonia , che fife 16q6, »ebbe i favore del Re, e non del Pa-®a, e niente di meno farebbe un me- lo àS.S. di rivocarlo con onore. A g-iiunfe che il Rè non era ficuro ancora, che il Papa fi foife gettato nef-Je braccia del Rè di Spagna, mà che feprebbe bene dar folla al tuo empito, quando lo vedrebbe rifoluto alla guerra; e che fa ebbe tut’.o per la Republica, della quale doveva sì. ||per ragione di flato, come per amicizia, impedire la rovina. Sovra ciò il Senato feri te al fuo Ambafciatore in Francia d’impiegarfi appo il Rè. per trarne una ficurezza f oli ti va, e di proporgli che gii fi manda ebbe un’ Ambafciatore à polla per trattare con eifolui. S. M.rifpofe all’Ambafciatore, come aveva fitto dinan-|zi al Nuocio del Papa , che aveva follicitato di dichiarai fi per S. S. che di dichiararli per una delle parti, Sera un fomentare le difcordie, e chei per confegueiua ella voleva effer neutrale; tal dichiarazione non ef-fendoancora buona, mentre yire-