con Venezia. i? Canonico, e l’Abbate nelle mani1^®^. lei fuo NunciOj che gli gaftigarebbe fecondo l’enormità de’ loro falli: ■Che fe il Magiftrato fecolare aveva fatto qualche proceditura contro .•Ì’eflì, egli le annullava, e dichiarala nulle ; e che in fine fe non gli sì Ubbidiva con preftezza, fi fedirebbe de’ mezi propri per coftrignervi la Signoria. Fece altresì il Senato efaminare .«¡uefta queftione da’ più periti Dottori di Venezia, e dello Stato, e col loro parere rifpofe al Papa , che era Joro un gran motivo di fpiacere il vedere crefcere ogni giorno le loro con eifo lui : Che la domanda, Jhe fua Santità faceva del Canoni* |o, e dell’ Abbate tendeva à levar loro il potere di gaftigar’ i delitti, che i loro Antenati avevano eferci-tato dalla fondazione della loro Città coll’ approbazione de’ fommi Pontefici, e ch’etfi avevano continuato d’efercitare colla moderazione, che fi ricerca, e fenz’ ufeire mai SU’ limiti d’un potere legitimo : Ch§