ito Lettera circol. nato; il Senato hà ordinato, che tal U gge, che prima non era, che per loDac.itodi Venezia, fia adeflo of-feivata in tutte le Città , e Terre del Tuo Stato, (limando e rer’ ingiu-fto, che voi portiate inceiTantemen-te i carichi, ed impofizioni publi-che , meatre le perfone, che non fervono à niente; od almeno à poca cofa, godino quietamente, e fenza far niente i beni, che i voilri Antenati anno scquiftato col proprio fangue. In che i! Senato s'uniforma all’ t fempio di tutti gli altri Prenci-pi Criftiani, che anno fatto limili ordini. Quello non rifguarda, che i foggetti, ed i beni Laici, e non if-minuifce in modo alcuno i beni fpirituali, e degli Eccleiìaftici, à chi la Republica lafcia la libertà totale d’acquiftare, e di ricevere doni in danari contanti, od in ogn’ altra cofa mobile equivalente ; ed anche beni immobili, purché fia con licenza, e confenfo del Senato. E come i beni Ecclefiafìici fono difefi , e confervati da’ Prencipi à fpefe del ;