circa Li ccomm. 215: ùas svertat,feci ut ad melius infii:uat. Oflendens ìqttod ijìa omnibus imperen-tur ■ & Monachi* , (¿r Sacerdotibusi non folum fccularibus : id quodJlAtiia ininitio diclarat, omnis anima pcte-ftatibusfubimioribus fubditaflt, edam fi Apojlolus fu ; etiam/i Evangelifta Jìt,y etiamfi Bropheta ft , JÌve tandem quii-quis fueritìNequc tamen pi.etatem Jub-verttt ifta fubjetlio. Cosi nella legge antica,ancorché i Leviti avellerò un Sommo Pontefice, che era Aaron,nondimeno nelle cofe temporali', e ne’giudicj civili erano (oggetti à Moisè loro lJren-cipe temporale , come lo pruova beneCouvaruvias prati. 4. c, 31. w.?,. e nella primitiva Chiefa non vi era punto di differenza di Tribunale. Sendo flato Giuftiniano Imperado-re il primo, che ad iftanza del Vef-covo di Coflantinopoli concede a-gli Ecclefiaftici di poter" effere giudicati da’ loro Prelati nelle cofe civili. Ipfo tamen non impedito, màfen-za pregiudicio del Tuo diritto ; rifer-bandofi ,à fé, ed a’ fuoi,Ufficiali il