19 6 Tratt. dell’ Interd. la vera Religione de’ Sudditi fi vede *• Vebs'n mo’1teEpift.diS.Leone Papa*pri-incun- moà Marziano; edi S. Gregorio à Slxnter Maurizio, ed in tutte le Epiftole del-adverten\\fel;t:e primi Conciglj Generali agl’ Imperadori, che in quei tempi re-tlblwn gnavano. folnm ad Nè quefta dottrina repugna a mundi quella fentenza , che il Papa non J&”»OT>puol’ eflere giudicato da alcuno, nè xtmladf1* f°ggeI:to 3 qualfivoglia potefià; Ecciefa attefo che altro è punire uno per prttjtdui giuridizione avuta Covra di lui, ed tffe coliti- altro è impedire de fatto le ingiurie, --ch’egli tenta di fare ad altri', de fedo, ¿mm Cosìiafegnano Gaetano, Turrecre-mata, e Bellarmino ne’luoghi allegati di fopra. Proposizione XVII. Non filo è peccato nel Giudice il pronunciare una fintenz,a inginfla, e nulla: rnà ancora quando è notoriamen-te tale, è peccato nel minifiro l’efeguit* la. E' una cofa notilfima à tutto il mondo che qualunque in modo alpino partecipa del peccato altrui,