di Paolo V. 1x9 Venezia debbono, ò poiTano fenza peccato offetvare l’interdetto dì Paolo V. La feconda fe il Prencipe, ( ò la Signoria di Venezia,)poffa5ò debba vietare, come per difefa una tale ©ifervazione. Vi fono alcuni > che per pruovare che gli Ecclefiaftici di quefto Stato fono tenuti à ferbare l’interdetto, e che il Prencipe debba conrentirlo » fi reputano poterlo fare con efficacia, quando avranno fatto vedere, che al commando del Pontefice giufto fi debba da ogn’uno ubbidire : ed in provar ciò s’affaticano molto, ed à noftro giudicio troppo, e fuori del cafo. Poiché prontamente farà loro conceffo non folo que-fto , mà che al commando giufto del Vefcovo fi debba ubbidire, e di più ancora al precetto del Prencipe, e Magiftrato giuftu iìa debita l’ubbidienza: e per ampliare maggiormente la Iolo propofizione ii dirà doverli ubbidienza al com-tnando giufto del Padre, del Padro* E 1