S4 Disco?, .dì Paoio V. *607, riutarebbe grandemente li Grigio-ni, e ch’ella trattarebbe di tal Toc-corfo con S, M. col mezo dell’ Am-bafciator Priuh, ò d'un5 altro , che le fi mandarebbe à pofta. Che non rimaneva più, che à vedere quanto S. M. voleva fare per effiin cafo,che fivenifle à rompere il trattato. Tutto ilmefedi Genaro non cef-so Don Francefco di Caftro di fol-licitare il Senato per la fofpeniìone delle leggi, dalia quale non (i ag'ie-nava, quantunque gli veni'Te ferir pre fatta la fieila rirpofìa. Egli dice» va che non depenleva , che dà ciò,F| che il Papa non folle fodisLtto, ò| che fe non fe ne accontentava, il Rè ; fuo Padrone ceffo ebbe d’afTìflergli. Che quanto aveva la Republica fatto per il Rè di Francia non battavi, non imputando all’onore di S.M. Catolica d’andare fulle pedate altrui. Che niente di meno non ricu-fava di unirli coll’ Ambafciator di Francia, volendo bene il fuo padrone avere Confoci in un’ opra tanto tuonai mà che domandava una di*