jó Discon.di Paolo V. • toria ; Avendo Cviftofano Valieri Savio di Terra Ferma rimoftratol che fe fene dava uno, non fi poteva] rifiutar l’altro, perche era una ile (Tal cofa ; Che di darne uno al Rè dii Francia, era un’ invitare un’ altro] Prencipe à chiedere l’altro. D’on-1 de narcerebbe, ò che tal Prencipe iì jj farebbe offefo , fe fi rifiutale ; ò I che fua Maeftà Criftsaniffima non li» crederebbe tenuto di quanto fi (aia rebbe fatto per e fa, ferene faceva altretanto per un’ a’.tro. Doppol tal deliberazione il Senato rifpofe 1 all’ Ambafciatore, che come la Re^ i publica riceveva in buona partii quanto veniva da quella del Rè : ella lo priegava di non interpretare fv neramente, fe aveva diferito tanto ■ àd. rgli una parola pofitiva, fendo , che non fapeva à che rifolverfi in una conteftazione sì inopinata, e j ch’ella credeva che il remedio dol veva venire dal luogo, d’onde veni- -va il male. Ch’erano cernitimi eh; S.M. non voleva cofa alcuna, che poteife ridondare à pregiudicio lo- ;