*jz Discok. di Paolo V. •darò; Che del refto S. M. fi doveva accontentare di quanto avevano fatto per amor fuo. Li 15. di Novembre,Do.iFrati' cef;o di Caftro, nipoce del Duca di Lerma arrivò à Venezia , dove fi ricevuto con grand’onore, e fpefi to à cento feudi per giorno. Nelli fua prima udienza p.uticolare dilli che il Rè Catolico li era creduto te-nuro di contribuire all’ a?giufìa mento dell 1 Fepublica col Papa pe; rendere la pariglia al Senato , chef era intremeflfo altre fiate per pacificare le difeordie che l’Imperadori Carlo V.fuo Avo, e Filippo IL fuc Padre avuto aveano co’Papi. Epe; efprimere quanto premeva queft eoia al Re fuo Padrone,efclamò fin» con veemenza che S. M. fagrifiiT rebbe volentieri uno de’fuoi duefr gli per acquetare quefta difeordi? e conchiuie ch’egli non era venuti per impedire, nè ritardare l’efifettc de’Trattati già cominciati, mà bei si per cooperami d’ogni fuo potè ve, non eifendo l’intenzione di S.