Di Venezia	iji
loro Ambafciatore. Il che hà fatto direàTrajano Boccalini* che ballava di chiudere le porte con vna chiave, quando vi era la Guerra con eflì, mi che vi biiògnavano due Ten ature in tempo di pace, fé fi voleva eflet’in ficuro in cafa fua. Così li Veneziani avevano ben ragione d’intorbidarfi, quando a la PrencipciTa Maria diVe<Jin^ Mantoua Madre del fù Duca Carlo, notc' voleva maritarli col Cardinal1 Infante di Spagna, fecondo la promella fe-greta ch’cifa aveva fatto all’ Imperatore. Pofciache , fe ciò folle fiegui-to, la República fi trovava chiufa d’ogni parte da¡¡3 Cafa d’Auftiia.
 COL IMPERATORE
IL Senato è tanro più affezzionat« all’ Imperatore, che non hà di che temere d’eilò in Italia, dove non hà oggidì alcun credito, ne ftato veruno. b quanto odiano in eilo, e fo-lamente d’elfer vi cito d’vna cafa, i cui maggio li fono i loro più peri-gllofi nemici. Quello Pcencif e hà j>e-