Di Venezia | jp re 1’ vdienza al fuo Ambalciatore, od al fuo miniftro dal Collegio. Quella fù rifiutata cosi al Nuncio di Papa Vrbano Vili, per l’ingiuria fatta alla fignoria colla ioppreflìonc dell’ Elogio de’Veneziani a circa lo riftabi- a > « J s-limento di Papa Alexandro III. à Ro-ma, di che egli voleva abolire la n‘]la ^ memoria. reale dcj Nell’interregno i miniilri de’ Pren- Ys^cano dpi non entrano nel Collegio che per farvi i compimenti ordinari; dicon-doglieza fulla morte del doge. Pofcia-che non fi tratta alcun negozio fino all’ elczzione dW altro. Io non parlerò in quello luogo delle Fonzioni 'de’ Magiftrati che compongono il Collegio, appartenendo quella materia alla feconda patte di quell’ opra, dove ne devo trattare. Palio dunque al lenato il più imporrante de’ Conlègli della Republic^ DEL SENATO. IL Senato c l’anima della República come il Gran Confeglio ne é il C 6