Di Venezia. 89 sì anche non vogliono de’ Generali più bravi, ne capaci ch’effì, pofcia-che d’ordinario quelle perfone non anno aliai di compiaccimenco , qualità , che tiene la vece d’un gran merito appo d’efli. In ailenza del Generaliflimo , il Generale d’infanteria, parimente straniero , hà il commande, perun’vio tutto contrario à quello di tutti gli altri Prencipi. Il che c iempre un motivo difeontento perii Generale della Cavalleria. E ciò ne fu uno al Pren-cipe di Modena di abbandonnare il fervizio de’ Veneziani durante la guerra di Mantoua. Il Senato non piglia (blamente de' Generali ftranieri, mi ancora quanto gli c neccctfario di foldati, evitando lovra tutto di dar Tarmi a’ fuoi fog-getti; non che non iappia gl’inconvenienti del fervizio ftraniero, dop-po averne fatto fovente delle pruo-ve faflidioiiifime, e particolarmente M yej;n^ nella Guerra famofa di Ghiarra d’Ad- le tote, da a, dove la maggior parte delle lo» ro truppe fi ibAndarono ì mà perche