78 La Storia Del Governò i Padovani, fendo chc confiderandoli f il Senato, come gli Padroni antichi di Venezia, fuppone ch’eglino fiano fogetti per forza, chc contemplano la Varl felicità de’ Veneziani, come il loro dolere diiaftro a e li tengono, come Tiran-commotUvù. In efetto ne parlono nqlle loro Aliena, converfazioni fegretc co’ riil'entimen-ac fuas tj profondi, pcr qaefto anno fpopo-me¡luti- ^ato ^oro Città colia iortrazzione mr delle famiglie più potenti, delle qua-Hift. r. li alcune fono ilare cortrette di ftabi- | lirfi à Venezia per iìcuiczza della loto fedeltà. F- per colmo di miferia annodato tanta libertà agli fcuolati dell’ Vniveriìtà di Padoua , che i Qit* radini ne fono divenuti i fervi. Il che fi loro foipirare inceirantemente i Signori della Scala ed i Carrari , fotco l’impero de’ quali la loro Città era v na delle più floride di tutta l’Italia. * IC»fteI- Quanto al Popolo di Venezia in lani e particolare, il. Senato, che ne teme Nico.'eti. J’vnione, c le forze, trattiene à bella porta due partiti contrari) nella CittÌj viro chiamato Cartellai», e l’altro de’ Nicoletti, frà quali vi c vna tal’emu- laionc