Di Venezia. 9-, Senza del gouerno di Venezia, di cu^ i tratta di far|J¿icre lo flato, e ladif >o(ìzione odierna, che è lo feopo che mi fon propofto in qtieft’ opera. Vi fono à Venezia tréConfegli principali, cioè il gran Confcglio, che comprende tutto il corpo della Nobiltà, il Pregadi che è il fenato , edil Collegio,doue anno v dienza gli Am-balciadori. Pofciache non numero punto il Confeglio di Dieci, che e' vn Tribunale iftituito folamcnte per giudicare tutti li Criminali di flato. In-teruiene à tutti quelli confegli, c preiìede la ilgnoria che è vnfettemvi-rato comporto del Doge, e tei Conie-gleri, che chiamo altreli il Confegìie-to, per elTer il compendio di turti gl» altri. Si che la fignoria è come il capo del corpo delia República, del quale il Doge e la bocca, e la lingua, fendo che appartiene ad erto di refpondere agli Ambafciadoii. I Conteglicri ne fono gli occhi, e gli orecchi, fendo loro fonzione di vedere le lettere, che vengono ieritte al Senato, e tutte le memorie, e petizionhche vengano A 5