Di Vemezià 1$ no punto fenza riguardo veruno ai memo loro. E cosà veramente , che il ballotano non lolamcnte con bal-lottole di drappo bianco , che cogli effetti tutti contrari alle promeilè loro. In vna Monarchia a baila di piacere al Prcncfpc , mà in vna Repu- * blica è d'uopo piacere a tutti. Il che è tanto più difficile , o fino imponìbile , quanto la nafeità , i beni, gli onori, e la vertù b fteila vici fan- b ueiiii- 110 de’nemici, fé non fi raggira tutto m-, °pe> con vna prudenza ftraordinaria. Così *»* quel Nobile era bon Politico, che/'?"6 1» 1 i> 1» r hOJìQ? diceva che non metteva punto di dir- procr-.m; ferenza fri i Nobili Veneti: che tut-c(, te le famiglie gli (entravano vguali ww«« t che non ve n’era ne men’ vna, ‘triì/fi-della quale non volefie ben' eflcre. mun-Pofcia che col fignere d’odiare quefta y"™ odiofa diilinzionc di cafe a Vec- Hlft. ». chie , e caie nuove , fi acquiftava lJaffcdto, ed il fauorc di due terzi ^edinfì delle Nobiltà , fe ne affieurava i c noce fufFragi per l’occafione. Del-redo poiché il Gran C011^101 B 3