Di Venezìa 7j dannazione più grata col !a compa- Ktnd m razione del traccare, che fanno gli H\ fir~‘ Spagnuoli à Milanefi ioro vicini, tjd ^’t-_ altre fiate loro compagni In effetto ccja. J fe il Senaco trattaflè così il reilo de’ iuoi ['oggetti, non vi (arebbe ve-ramence vn' impero più dolce del Tuo, Mi fe hà tanto riguardo per i Brefciani, è perche ti feme , c non ofa commandar loro allolutamente. Polchiache al contrario tratta i Pa-douani, i Trevigiani, ed i vicentini co’ r/goii cftrcmi, perch’eglino temono. I Brefciani attediano i loro Podeftà ne’ loro Palazzi per ottenerne le loro domande , entrano per forza nel più bello del giorno nelle carceri , Iprczzaivo appo d’eflì i Nobili Veneti', li burlano de’ loro T ribunali, quando vi fono citati, s’oppongono all’efecuzione delle Temenze date contr’eilì, e tengono publicamcntc de’ Banditi : ed il Se nato chiude gli occhi , e perdona tutto , temendo che il rigore noti fomenti l’animo loro, a Mà le i Padouani, ò Vicen- 3 fo" tini dicono yna parola, b fanno la V“‘*J D i