Di Venezia 9j Milano, e d’appoderatfi di quello Ducato, per iitabilirc di poi il loro dominio per ratta l’Italia come ave- zi Vcdìn- fprezzavai Re , e le chiamava i figli 1 *eNoto di San Marco, come s'eglino ne fol-fero di già fiati li Vaflalli. Io notato qui di lieve > che i Veneziani fi iono fatto gran torto ijn molte occafioni col mollrare la loro fic- 1)79-volezza a’ iuoi nemici. Tutti li prie- * La ghi, e fommiflìoni, che fecero al Signore di Padoua Francefco Carraii, na 0 cu durante ‘la Guerra di Genoua, dan- concetta dogli nelle loro lettere il titolo di Al-,n tezza, a ch'era in que’tempi quello ni. Magni beo e Potente Signore Vraneefco da Carrara. Difereto Infettai Vicario General Andna Contarini per Dio gratta Do/e di Veaegin. Noi Tregstmo rjtlie^a Voflra qualmente vi faccia de mandtr voßre Lettere de ¡alvo etndono de venir ali» preferita dell' jìlte^^a Voßra , xldende liberamente li noßri Ambaffadori Pur* Zuftignan Procurattr , Nicolo Moreßni, P. Giacomi Priuli P. e tre altri del Nofira Conferii) Ae Fregai* Of, AtuialJ M. S- de Ycncjja, vano ratto nella. Romagna la perdita d’vna battaglia à Vaila a fece gridar milericoidia à quel Senato che