Di Venezia 14} pondenzacol Gran Duca di Tofcana, ch’ella confiderà, come vii Preneipc, che fà gran credito in Italia, ed £-i veli cui Prede ceiTori fi fono lepre mof-trati affezzionati alli fuoi interelfi. Ella fece conofcerc aliai la (uà parzialità per elio nell’ affare del ContG li7° di Bigliore, e del Marchefe Ricardij Ambedue Ambafciatori d’vbbidien-za, vno per la Savoia, e l’altro per la Tofcana, feminando nel Popolo delle relazioni tutte vantaggiole a’ Firentini, e fatte (blamente per (papillare la gloria de’ Savoiardi. Quanto dolore hà il Senato, òdi vedere quello Prencipe, cc me attediato d’ogni parte dagli Spagnuoli, che tengono Piombino, Poi olongo-ne, Orbnello, e Porto Ev. -le con prefidio in moitc piazze d 1 (lato. Il Senato hà qualche gelo. di vedere Livorno arricchirli u!l.- :p-fedel Coro ma ciò di Venezia. Mà c-1 non irepedifee punto, che non m-- {ancora digli operar!) dri luo cale al Gran Duca per la coiti-;/ ione delle fue galcif. b quello Pie«*